28 Novembre 2025, 10:28, di Redazione PMI.it
Da primo dicembre, le imprese potranno richiedere il marchio IGP (Indicazioni Geografica Protetta) anche perprodotti non agricoli. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato un decreto legislativo che recepisce le direttive europee volte a garantire questa tutela alle produzioni artigianali e industriali.
Il provvedimento è stato trasmesso al Parlamento per il necessario parere, da rilasciare entro 30 giorni; sarà poi definitivamente approvato dal Consiglio dei Ministri.
Quali sono i nuovi prodotti IGP
In base al Regolamento UE 2023/2411 prodotti in legno, tessuti, gioielli, vetro, porcellana, cuoio, pietre naturali, pizzi, posate e strumenti musicali potranno ottenere il marchio IGP, che consentirà di promuovere a livello internazionale i territori e le produzioni locali e regionali. Il provvedimento attuativo contiene la procedura per la presentazione delle domande da parte delle associazioni dei produttori, l’iter e le tempistiche, le norme sulle sanzioni.
«Con questo provvedimento, anche i nostri prodotti artigianali e industriali tipici come il vetro di Murano, la ceramica di Caltagirone, il merletto goriziano o le campane di Agnone ora potranno contare su una protezione che ne garantirà qualità e autenticità. Una scelta che rafforza il valore delle lavorazioni storiche e tutela i consumatori». Così ha commentato la misura il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
La procedura per ottenere il Marchio
Lo schema di decreto legislativo approvato dal Governo stabilisce che la competenza per la procedura di registrazione dei marchi sia della Direzione Generale per la Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (DGPI-UIBM) del MIMIT. In attesa che si concluda l’iter di normativo del decreto attuativo, le associazioni dei produttori possono già richiedere la denominazione di indicazione geografica protetta attraverso il portale di deposito telematico dell’Ufficio italiano Marchi e Brevetti.
L’organismo del MIMIT interverrà nelle seguenti operazioni: registrazione delle IGP; modifiche del disciplinare; gestione di eventuali opposizioni alla registrazione; cancellazione della registrazione; gestione dei rapporti con EUIPO, l’Ufficio europeo responsabile della registrazione finale delle IGP artigianali e industriali.
La domanda, che potrà essere trasmessa a partire dal 1° dicembre 2025, dovrà comprendere il disciplinare di produzione, il documento unico e quello di accompagnamento, redatti in base alle indicazioni del regolamento europeo.
Il Marchio IGP è valido in tutta l’Unione europea e rappresenta un sigillo di origine, qualità e autenticità dei prodotti utile anche alla promozione internazionale delle produzioni locali.