Fonte: MySolution
La Cassazione – con sentenza del 22 ottobre 2024, n. 27335 – ha ritenuto illegittimo il licenziamento per giusta causa intimato al lavoratore, reo di aver indossato in modo scorretto la mascherina “anti-Covid” e per aver rimproverato una collega con toni minatori.
In tal senso, la Suprema Corte ha precisato che, oltre a trattarsi di una violazione episodica, la condotta del suddetto lavoratore non si configura quale ipotesi tipizzata dal CCNL, tale da giustificare la sanzione espulsiva (peraltro, anche il secondo episodio contestato è stato ritenuto di lieve entità, meritevole esclusivamente di una sanzione conservativa).